domenica 18 maggio 2008

Amici!!

Carissimi, eccomi di nuovo qui a raccontarmi le mie rutilanti avventure!
In realtà qui non succede mai niente... Mmmmh.. forse rutilante non è la parola giusta, però quando mai la uso, sennò? No?.

Ne approfitto per raccontarvi quello che mi è successo qualche giorno fa.
Io e Roberto, un altro ricercatore italiano di passaggio da Fermilab, eravamo invitati a cena dal mio relatore, per cui abbiamo pensato: "Ma perché non gli portiamo una bella bottiglia di vino?".

Detto fatto, entriamo da Jewel Osco (pron: "Giul Ouscou"), ovvero una delle catene di supermercati più diffusa da queste parti, e scegliamo due belle bottiglie di Chianti di importazione : evvai col "Fatto in Italia"!
Ci dirigiamo dunque alle casse per pagare... e scopriamo che a Wheaton, IL, è proibito vendere alcoolici dopo le 9 di sera. C'è una correlazione con il fatto che Wheaton (55000 abitanti) sia la città delle 100 chiese, ovvero la città con più chiese pro-abitante di tutti gli USA (fonte: Trivial Pursuit Genus Edition)? E il bello è che sono quasi tutte di religioni diverse!!
Però la cassiera è gentile e ci spiega che possiamo andare al paese vicino, che per fortuna è dall'altra parte dell'incrocio (!) e comprare quello che vogliamo da Dominick's.

Chiedendoci perché quello che è vietato su un lato della strada è permesso sull'altro, prendiamo la macchina e guidiamo fino all'altro parcheggio (non mi azzarderei ad attraversare a piedi, di sera, una strada a 4 corsie neanche sapendo che su due di essa non si può vendere alcool da circa 5 minuti).
Recuperiamo praticamente le stesse due bottiglie di Chianti etc. etc. e ci ridirigiamo alla cassa.
Roberto si occupa di pagare, ed ovviamente gli chiedono i documenti per dimostrare di avere compiuto 21 anni. Niente di strano, li hanno appena chiesti pure a un signore brizzolato, che di anni ne avrà almeno 50, che ha comprato due lattine di birra.
Mostra la patente. Non va bene. Ha un altro documento? Vai con la carta d'identità. Scettiscimo. A questo punto Roberto fa l'errore di rivolgermi la parola: la cassiera capisce che ci conosciamo. Chiede immediatamente i documenti anche a me, per non correre il rischio di macchiarsi di un crimine come l'aver venduto vino all'amico minorenne di un forse maggiorenne. Patente, carta d'indetità, tessera di Fermilab... Decide di chiamare il capo.
Il capo arriva, nuova parata di documenti di riconoscimento: ne manca uno che abbia scritto "Date of birth". Ci scusi, noi abbiamo solo date di nascita, ma è un po' la stessa cosa, no? NO!
Niente, non ce le hanno vendute: ottusità batte diritti 1 a zero.

Il giorno dopo abbiamo raccontato questa cosa, scoprendo che è più comune di quello che si pensi, e anche gli americani ne fanno le spese.
Un nostro collega ci ha narrato la storia di un dottorando polacco, Lucas Starwarz, e di un suo amico americano che vanno a comprare una scatola di birre.
Alla richiesta di un documento, il nostro sfodera la sua patente polacca, che ovviamente non vale. Per fortuna arriva in soccorso l'amico americano, che però ha la sfortuna di chiamarsi Stephen King... Immaginatevi la cassiera che deve decidere se può vendere una birra a Lucas Star Wars e Stephen King!!
Anche loro a bocca asciutta, e gola secca...
Ottusità - diritti: 2 a 0.

Come diceva il saggio: Manitù benedica l'America...

2 commenti:

apple ha detto...

:S

--- ha detto...

Viva l'Italia con gli occhi asciutti, nella notte scura... o sarebbe meglio dire la bocca asciutta. Coraggio: quando torni festeggeremo a tarallucci e vino (ma solo dietro presentazione di una carta di identità giapponese riportante le vostre date di nascita secondo il sistema imperiale e se dimostrate che la vostra età è un intero compreso tra 29 e 31)
lilianita