lunedì 28 aprile 2008

Photos!!!

Amici!

Mi spiace non essermi fatto sentire nel weekend, ma qui c'è stato un problema di rete e non sono riuscito a connettermi. Capita anche nelle migliori famiglie...
Comunque vi dico solo che sabato, prima che tornasse l'inverno (oggi siamo ancora praticamente sottozero, e piove ininterrottamente da stamane), sono riuscito a fare un salto a Downtown Chiacago (pronunciato Djauntaun Scicagoo) , ovvero in centro.
Non sono entrato in nessun edificio per il momento, mi sono limitato a fare centinaia di foto ai grattacieli e al laghetto di Chicago, il Michigan Lake, che è largo come l'Adriatico!
Mi farmo qui. Andate a vedere le foto, che parlano da sole (spero!), anche se sono in qualità ridotta per essere velocemente consultabili sul web.
Mettere anche i nomi degli edifici è un compito oltremodo gravoso, per cui vi rimando qui (ma occhio che il trapanone di Calatrva lo hanno appena iniziato, mentre la Trump Tower è già a buon punto), dove potrete soddisfare la vostra curiosità, nonchè scoprire che tra pochi anni si dovrà andare a Dubai per ammirare la skyline più incredibile!

A presto!

P.S: se non sapete la password, chiedetemela via mail!

mercoledì 23 aprile 2008

Drive In!

Amici!

Oggi vi voglio raccontare di come non si guida in America.
Sì, di come non si guida, nel senso che alla fine voi salite su una macchina e lei vi porta più o meno dove volete. Anche se state seduti al volante.
Cambio automatico: mettete la D (drive) e partite. Girate il volante se per caso trovate una curva, ma è difficile. Alcuni dicono di averne vista una una volta, da qualche parte in Arkansoo (lo scrivo così perché mi piace così, va bene?!), ma io credo che sia una leggenda outometropolitana (leggete all'inglese, please!), dato in Arkansas siete sempre fuori da una metropoli!

Poi ti dicono che devi sempre rispettare i limitidi velocità, che cambiano ogni mezzo miglio. E in effetti, sarà per senso civico, per paura delle multe, o per ottusità, qui i limiti li rispettano tutti
(qui nei sobborghi di Chicago: in città è quasi come essere a Milano alle 8 di mattina).
Anche se nelle strade in campagna si arriva al massimo a 55 Mh/h, ovvero meno di 90km/h!
Io li rispetto perché mi hanno detto che sono molto severi se ti fermano: "Hands on the wheel!" e temo che se le muovi da lì ti sparano direttamente. Non voglio sperimentarlo, per cui rispetto i limiti usando il cruise control, ovvero un pulsantino sul volante che mantiene la velocità che avete, fino a quando non schiacciate il freno (o l'acceleratore), il che non avviene prima del semaforo successivo. C'è anche sulla mia Alfa, ma in Italia l'avrò usato 3 volte, in autostrada, in piena notte. Qui non c'è nemmeno bisogno di superare o badare a quello che fanno gli altri: tutti vanno alla velocità limite e stanno nella loro corsia, e tanto le strade ne hanno almeno due per senso di marcia.
In pratica potete guidare senza mani e senza piedi: sarà per questo che vendono anche dei reggi-computer da volante: ci appoggiate il portatile e viaggiate nel mondo virtuale e non!

Dentro Fermilab, invece, bisogna stare doppiamente attenti: la security è ovunque, e vi può fermare (o sparare) ma non fare multe. Anche se non vi fermate a uno stop.
Vado a spiegare: qui, solitamente, non esiste il dare la precedenza, e gli incroci sono tutti a 3 o 4 strade tutte principali. Chi prima arriva, prima passa. Solo che tutti si devono fermare e verificare che quello che arriva dopo gli dia la precedenza, e solo allora ripartire.
Si consumano galloni su galloni nel fermarsi e ripartire agli incroci, anche quando avete le praterie a destra e a sinistra, e l'essere vivente più vicino a voi è un coyote solitario.
Anche stasera ne ho incrociato uno, praticamente sotto casa: vorrei uscire a fare un po' di foto alla sera, ma forse non è il caso...

Un'altra cosa a cui pian piano mi sto abituando è che al semaforo si può svoltare a destra anche se è rosso (se non arriva nessuno, eh!). Alla fine mi sembra una cosa sensata!

Infine, vi farà piacere sapere che qui ha cominciato a fare bello sul serio: 70-75 °F e alla mattina si può andare a correre (spero che non ci siano in giro coyoti che fanno le ore... grandi!)

Un salutone a tutti!

venerdì 18 aprile 2008

Venerdì finalmente!

Amici!
Come probabilmente molti di voi sapranno, qui si usa dire: "TGI Friday", ovvero "Thanks to God It's Friday" (e c'è pure una catena di fast food che si chiama così!)...

E davvero finalmente siamo arrivati alla fine della settimana! Una settimana di studio, sfruttando il clima conciliante (qui c'erano più di 40°... F) e il cielo quasi semmpre grigio, in attesa di tempi migliori.

Comunque anche dentro Fermilab succedono cose interessanti (pausa).... Ah, sì! Per esempio sono nati i bufalini! Stamattina andando in studio ho potuto ammirare il cerchio della vita che continua a rotolare, sotto forma di piccoli animaletti che zampettano a stento vicino ai loro mastodontici genitori... Seguiranno foto che faranno sciogliere i cuori più teneri come delle mozzarelle (Trattieniti: non dirlo! E perchè no? Tutti se lo aspettano, non essere banale! Ma qualcuno lo deve pur dire! E fa' come vuoi....).
Una vocina mi ha detto di non fare battute sui bufali, le mozzarelle e i/le bufalini/e, e ho deciso di obbedirle! Non vorrei far imbufalire la mia coscienza... Ops!

Nei 5 minuti di macchina che ci sono dal mio dorm allo studio di solito ascolto la radio, e devo dire che la trovo di qualità medio-alta.
In Italia faccio fatica a seguire una stazione per più di una frazione di canzone, non resistendo alla tentazione di fare zapping alla ricerca di qualcosa di interessante, invece qui non mi capita.
Praticamente ogni stazione trasmette musica gradevole, e, con mia somma sorpresa, completamente diversa da quella di MTV! Trovo che noi risentiamo troppo dell'influenza inglese, mentre qui hanno trovato una loro dimensione, in cui mi trovo a mio agio... Un punto per gli americani, via!
Un altro tipo di trasmissione interessante è il sermone del predicatore di turno. No, non sto scherzando: non troverete nessuno che parla un inglese più chiaro e comprensibile! Il trucco è ascoltare una parola per volta, massimo due, così da non afferrare il senso della frase...

C'è un altra cosa interessante qui negli States che mi sta facendo compagnia: Pandora, ovvero una sorta di juke-box virtuale, una radio via web che passa la musica che vi piace.
Basta registrarsi e dare un suggerimento come il nome di un cantante, o il titolo di una canzone, e la radio parte, proponendovi ininterrottamente pezzi di genere simile. Poi uno può "istruirla", dicendo quali canzoni gli sono piaciute e quali no: dopo pochi suggerimenti sto scoprendo un sacco di cantanti e gruppi molto gradevoli, e praticamente quando sono in camera la lascio sempre in sottofondo.
Ci sono però due problemi: il primo è che non c'è nessuna canzone di Elio. Ma come si fa!! Il secondo è che in Europa è stata chiusa a causa di questioni legate al copyright, per cui molti di voi non potranno beneficiarne (e nemmeno io tra un po'), a meno di ricorrere a dei trucchi informatici non proprio banali. Un altro punto per l'America.
A proposito: in questo momento sta passando una canzone di Battiato (!)

Spero di raccontarvi qualcosa di nuovo nel weekend!!

domenica 13 aprile 2008

Mongolian beef (and pork, lamb, chicken...)

Amici!
Oggi vi voglio raccontare cosa potete mangiare se andate a Naperville, IL, in un posto chiamato Mongolian Beef, ovvero il manzo della Mongolia. In realtà non c'è niente che viene dalla Mongolia, tantomeno il manzo: in sostanza si tratta di cucina cinese fai da te.
Vado a spiegarmi meglio: si parte armati con un innocua terrina vuota, e si passa davanti a un bancone con della carne e del pesce: manzo (varie parti), maiale, agnello, pollo, ma anche polpette wurstel e "salami", e poi polpa di granchio, gamberetti, altri mollluschi, filetti di boh e altro ancora.
Voi prendete TUTTO quello che riuscite a mettere nella terrina, senza fare distinzioni (e se le fate non cambia nulla...) e proseguite verso il banco delle verdure: cipolle, pomodori, broccoli, carote, pasta, soia, riso, sorgo, peperoni (non pepperoni, che ho scoperto essere il salame piccante, mi raccomando! quello è l'alternativa alla salsiccia sulla pizza italian style...), pannocchiette, mais e tutto l'ortofrutta. Fate traboccare bene la vostra terrina. Su, dài, che lì c'è ancora un buchino libero... ecco, ben fatto! E dietro di voi si materializza un ragazzo che pulisce tutto quello che invariabilmente trabocca sul pavimento mentre andate al banco delle salse.
Salse: barbecue, mongolian ginger, miele, general tao, teriyaki, agrodolce e millemila altre che non ho nemmeno preso in considerazione a causa della fluorescenza. Scegliete quelle che volete e le mettete in un'altra terrina (più piccola della precedente, però). Se prendete due terrine non cambia nulla, pagate solo di più.
Una spolverata di spezie varie: curry, pepe arcobaleno, cumino, sesamo, Victoria, Emma, Geri, Mel C e B, origano, peperoncino, finocchio e altra roba fosforescente, con cui si preparano le salse di cui sopra, e via! Tutto sulla pescecarne o sulle versalse, tanto è lo stesso!
Infatti poi si va tutti ad un tavolo rotondo, in mezzo al quale c'è una piastra enorme e 4 ragazzi armati di spade che prendono tutto (e sottolineo tutto) quello portate loro e lo lanciano allegramente sulla piastra, possibilmente innaffiando quello che avete scelto voi con la salsa del vostro vicino (mi è successo, ma tanto non avrò mai l'occasione di scoprire la differenza, avendo preso cose a me sconosciute...).
5 minuti di sfrigolìo e voilà, il piatto è pronto! Servire accompagnato da tortillas, riso basmati e coca cola. Buon appetito!

Ah sì, volete anche sapere com'era? Buono, devo dire buono! Alla fine siete così affezionati al piatto che avete visto crescere con tanto affetto (ahhh - sospiro - me lo ricordo quando traboccava appena dalla terrina...) che vi sembrerà la prima volta che mangiate alla mongola!
Ma perché "alla mongola"? Vi butto lì la mia idea: secondo me si tratta di un riferimento al grande impero mongolo di Gengis Khan e dei suoi discendenti fino a Kublai Khan, che in pratica si estendeva in tutta l'Asia, con annesso sincretismo gastronomico.

Come dite? Mi sono dilungato troppo? In effetti... Vabbè, dài, in fondo sono partito con una settimana di ritardo!

Benvenuti al Sempione Park!

Amici!
Benvenuti al Sempione Park, un luogo di ritrovo virtuale che ci permette di passare un un po' di tempo insieme (e che ricorda pure una canzone dell'ulitmo capolavoro di Elio e le Storie Tese, il che è un valore aggiunto, non trovate)?
E pensate: con questa canzone si può anche imparare l'italiano!

Batavia, Illinois

Era una notte buia e tempestosa...
quando sono arrivato a Chicago, IL una settimana fa?
No, affatto. Una splendida giornata primaverile con 20° C (corrispondenti a un po' di più °F), con sole e cielo azzurro. Tutti mi hanno detto che qualche giorno prima aveva nevicato, e io gongolavo chiosando "ho portato il sole dall'Italia"...

Certo che potevo portarne un po' di più: 2 giorni di sole e poi cielo grigio, pioggia, anche mista a neve stamane e parabrezza ghiacciato alle 8 di sera (insomma 20°... F). Morale della favola: ne ho approfittato per lavorare un po' e per fare un po' di shopping nei centri commerciali che pullulano qui alla periferia di Chicago, IL.

Infatti mi trovo al Fermilab National Accelerator Laboratory, un laboratorio tipo il CERN di Ginevra, tanto per intenderci, che sorge nella ridente cittadina di Batavia, IL, a circa 30 miglia (45 km) dalla città con l'importante nodo ferroviario (e il più grande aeroporto degli USA).

E' una zona molto tranquilla, di campi di mais, centri commerciali e casette tipo Simpsons davanti a cui sono parcheggiati dei pick-up (= gipponi) enormi e che nel weekend ospitano un sacco di "Garage Sales", ovvero la gente svuota la cantina cercando di vendere quello che può ai passanti.
Dimenticatevi la nozione di "centro" di un paese, magari con la chiesa e la farmacia (Ah, ah, ah...) . Qui la farmacia è al supermercato e la chiesa ci assomiglia molto. Qualsiasi cosa vogliate comprare dovete prendere la vostra macchinina, che è minimo 2500 di cilindrata e che fa un poche miglia con un gallone, ovvero meno di 10 km con un litro, e spararvi qualche miglio fino al centro commerciale più vicino.
Se non altro la benzina costa molto meno che da noi, circa 60 cent di € al litro (e d'ora in poi vi grazio delle conversioni dal sistema americano a quello Internazionale, che si chiama così mica per niente... che Dio "provveda" agli Inglesi!)...

Gia che siete fuori in macchina, perchè non appofittarne per mangiare qualcosa? NOOOOO! Non fatelo... Please!
Il cibo americano: il fast-food. Io pensavo che Mc Donald's fosse di gran lunga la catena più diffusa... Mi sbagliavo: ci sono decine e decine di catene di analoghi che vi preparano qualsiasi cosa unta e grassa che possiate immaginare!! Hamburger, tacos, pizza, kebab, ristoranti nippo-cino-core-hailandesi e italiani vi preparano quasi tutti la stessa cosa, o almeno sembra la stessa a vederla in foto.

Stasera al supermercato ho visto la pasta alla carbonara da scaldare nel microonde. Era condita con cheddar (qulel formaggio con la pasta arancione...) e permesan cheese. Ora: cosa c'entra con la carbonara, che dovrebbe avere uovo, uovo, pancetta e pancetta (vabbè, un po' di pepe e pooi il formaggio)? Qui si fa un gran parlare di pancetta (bacon): la trovi ovunque, basta che sia a fette e strafritta. Non c'è verso di trovarla a cubetti per una carbonara (se non da Caputo's)!
Mi fermo qui perché molti di voi conoscono bene quello a cui mi riferisco.

Per fortuna c'è Caputo's... Supermercato "italiano" dove trovi le cose "vere", tipo la mozzarella, il prosciutto di Parma e così via, a prezzi accessibili grazie al supereuro ( o al minidollaro, se preferite)... Il sottofondo musicale? RamazzottiPausiniBocelliD'AlessioRamazzottiPaus

A pranzo si mangia alla mensa del Fermilab: non è malissimo, anche se tutto viene servito tra due fette di pane o sul riso. Ma siamo l'unico popolo che non mette tutto in mezzo a un panino (tipo hamburger, taco, burrito, kebab) o su del riso, all'orientale? Mi viene il dubbio...

Come vi dicevo, non è che ho visto molto dei dintorni, a causa del tempo, a parte "Naperville, IL, 140567 abitanti, fondata del 1831", come recita orgogliosamente il cartello che vi accoglie. Ovvero dove la storia la fanno i centri commerciali, che però cambiano nel giro di pochi anni, e un campanile gigante (il Moser Tower & Millennium Carrillon) inaugurato nel 2000.

Il Fermilab, invece, è un recinto di parecchie miglia quadrate con un acceleratore sotterraneo, un recinto di bufali, e un grattacielo di 16 piani in mezzo al niente.

Vado a definire il niente. La prima sera che sono arrivato a 100 m dal campus dove dormo, all'interno del Fermilab, e ai bordi della strada c'era un coyote (pronunciato "coiotii"). No, davvero, non sto scherzando: qui sono presenze consuete, come dei cani selvatici. Al corso di sicurezza chre mi sono pippato il primo giorno e mezzo di lavoro mi hanno detto che devo fare una relazione scritta (Hazard Analysis) sui rischi che comporta ogni operazione che faccio, inclusa cambiare una lampadina o lavare un pavimento, ma neanche una parola riguardo ai "coyotes". Ne deduco che non sono pericolosi... O che sono agenti della Security in borghese...

A proposito di pericoli: mercoledì l'allarme tornado è stato dato a una decina di km da qui. L'allarme viene dato via TV e radio, che si accendono da sole, e via cellulare che comincia a suonare, più sirene varie... Pare che capiti 3-4 volte all'anno... Spero di non dovervi raccontare come si sta in un rifugio di emergenza, ma devo dire che la gente la prende con sportività. In fondo in Louisiana ne passa uno alla settimana, e anche qualche uragano all'anno, perché lamentarsi?

A parte i tornado e gli animaletti selvatici, devo dire che sono in mezzo alla natura quasi incontaminata (a parte l'acceleratore e il grattacielo, intendo): a Ovest o a Sud di dove sto non c'è niente fino al Mississippi, dicono. Niente = campi di mais. Punto. E pompe di benzina. Altro punto (per chi capisce il pisano: Punto altro).
Appena arriva la primavera potrei anche andare a fare birdwatching (ci sono le casette dentro Fermilab) . Qui le oche canadesi e pettirossi sono come piccioni e storni a Pisa...

Che dire altro? Ci sarebbero ancora tante cose da dire sugli americani, e poi vi devo raccontare com'è Chicago, e come sono i locali dove si suona il blues e di cosa sa il Mongolian Beef, ma me lo tengo per la prossima volta (così nel frattempo mi documento un po' anche io...).
Un abbraccio!