domenica 13 aprile 2008

Mongolian beef (and pork, lamb, chicken...)

Amici!
Oggi vi voglio raccontare cosa potete mangiare se andate a Naperville, IL, in un posto chiamato Mongolian Beef, ovvero il manzo della Mongolia. In realtà non c'è niente che viene dalla Mongolia, tantomeno il manzo: in sostanza si tratta di cucina cinese fai da te.
Vado a spiegarmi meglio: si parte armati con un innocua terrina vuota, e si passa davanti a un bancone con della carne e del pesce: manzo (varie parti), maiale, agnello, pollo, ma anche polpette wurstel e "salami", e poi polpa di granchio, gamberetti, altri mollluschi, filetti di boh e altro ancora.
Voi prendete TUTTO quello che riuscite a mettere nella terrina, senza fare distinzioni (e se le fate non cambia nulla...) e proseguite verso il banco delle verdure: cipolle, pomodori, broccoli, carote, pasta, soia, riso, sorgo, peperoni (non pepperoni, che ho scoperto essere il salame piccante, mi raccomando! quello è l'alternativa alla salsiccia sulla pizza italian style...), pannocchiette, mais e tutto l'ortofrutta. Fate traboccare bene la vostra terrina. Su, dài, che lì c'è ancora un buchino libero... ecco, ben fatto! E dietro di voi si materializza un ragazzo che pulisce tutto quello che invariabilmente trabocca sul pavimento mentre andate al banco delle salse.
Salse: barbecue, mongolian ginger, miele, general tao, teriyaki, agrodolce e millemila altre che non ho nemmeno preso in considerazione a causa della fluorescenza. Scegliete quelle che volete e le mettete in un'altra terrina (più piccola della precedente, però). Se prendete due terrine non cambia nulla, pagate solo di più.
Una spolverata di spezie varie: curry, pepe arcobaleno, cumino, sesamo, Victoria, Emma, Geri, Mel C e B, origano, peperoncino, finocchio e altra roba fosforescente, con cui si preparano le salse di cui sopra, e via! Tutto sulla pescecarne o sulle versalse, tanto è lo stesso!
Infatti poi si va tutti ad un tavolo rotondo, in mezzo al quale c'è una piastra enorme e 4 ragazzi armati di spade che prendono tutto (e sottolineo tutto) quello portate loro e lo lanciano allegramente sulla piastra, possibilmente innaffiando quello che avete scelto voi con la salsa del vostro vicino (mi è successo, ma tanto non avrò mai l'occasione di scoprire la differenza, avendo preso cose a me sconosciute...).
5 minuti di sfrigolìo e voilà, il piatto è pronto! Servire accompagnato da tortillas, riso basmati e coca cola. Buon appetito!

Ah sì, volete anche sapere com'era? Buono, devo dire buono! Alla fine siete così affezionati al piatto che avete visto crescere con tanto affetto (ahhh - sospiro - me lo ricordo quando traboccava appena dalla terrina...) che vi sembrerà la prima volta che mangiate alla mongola!
Ma perché "alla mongola"? Vi butto lì la mia idea: secondo me si tratta di un riferimento al grande impero mongolo di Gengis Khan e dei suoi discendenti fino a Kublai Khan, che in pratica si estendeva in tutta l'Asia, con annesso sincretismo gastronomico.

Come dite? Mi sono dilungato troppo? In effetti... Vabbè, dài, in fondo sono partito con una settimana di ritardo!

2 commenti:

Federica ha detto...

mmmmhhhh...quasi quasi mi fa gola...soprattutto considerando il lauto pasto consumato oggi in treno e la vuota dispensa pisana che mi attendeva...ora vado alla Pam e tiro su un mongolian carrello!

--- ha detto...

credo che il nome alluda alla stazza dei clienti abituali. con dei piatti del genere non c'è spiegazione più ragionevole.
liliana